Non è forse vero che i commenti a caso su Facebook sono essi stessi Facebook?
Regola numero uno per essere un vero utente di Facebook: commenta come se nessuno ti stesse leggendo.
È forse la vera quinta essenza del social network creato dal caro Zuckerberg, oltre che la vera essenza umana: fare le cose a caso. Parlare a caso. Pensare a caso. Scrivere a caso. Il caso.
Sarà capitato a tutti di leggere un post serio, addirittura profondo, di un utente commentato da qualcun altro in modo totalmente fuori luogo.
Perché è proprio così: se su Facebook nessuno ti commenta in modo assurdo, stonato e sconnesso, allora stai sbagliando qualcosa.
Alla fine non dobbiamo stupirci: se Facebook è lo specchio della realtà, il libro della nostra vita, per così dire, allora ci sta che alcuni capiscano fischi per fiaschi.
Un po’ come quando vai al supermercato e non riesci a spiegarti con il salumiere; tu gli chiedi "due etti di cotto" e lui ti dice: "sono tre etti e mezzo, che faccio, lascio?"
Ecco, sicuramente il cliente e il salumiere su Facebook saranno due che si commenteranno senza nessun criterio logico: il primo pubblicherà una frase di Osho e l’altro risponderà dicendo che non ci sono più le mezze stagioni.
In tutto ciò, un ruolo fondamentale è svolto dal pubblico di questo siparietto: gli altri utenti.
Gli nterdetti, stupiti, ammutoliti e sconcertati altri utenti che di fronte a queste conversazioni surreali ridono fino alle lacrime o piangono dalla disperazione per il genere umano.
Non poteva sicuramente mancare quel qualcuno che ha ben pensato di racchiudere tutte queste perle in una pagina e ha fatto tombola. Stiamo parlando della pagina “Commenti Memorabili”, che avuto l’idea geniale di racchiudere con delle grafiche tutti i commenti più esilaranti sotto i post che girano sul social network.
A volte capita di pensare allo scopo di questo social a cosa abbia spinto Zuckerberg a creare un social network che potesse far condividere con altri utenti le vicende della propria vita. Altre volte capita di immaginare cosa penserà Zuckerberg di queste varie pieghe sociali che ha preso il suo social network.
Ma dopotutto era un disastro annunciato: siamo partiti dalla scimmia e siamo arrivati al profilo di coppia su Facebook. Cosa si aspettavano da noi?
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