Il weekend appena trascorso è stato appassionante per gli amanti dello sport. Tante le emozioni, la rabbia per qualche sogno sfumato, le lacrime per campioni del passato che non ci sono più o per campioni al loro ultimo derby. Abbiamo detto addio a Cesare Maldini, bandiera del Milan e c.t. della nazionale nonché padre di Paolo che ne ha ripercorso orme e vittorie.
E poi le emozioni del campionato, dove la Juventus ha realizzato probabilmente l'allungo decisivo. Il Napoli, troppo nervoso nel suo leader in panchina quanto nello splendido Higuain autore del trentesimo gol in campionato, paga la rincorsa a una Juventus che non ha sbagliato più un colpo. Come detto da mister Sarri, l’aver giocato nelle ultime gare sempre il giorno dopo i bianconeri – sapendo quindi in anticipo il risultato della squadra da battere in classifica - non ha aiutato l’umore dei giocatori, aumentandone la pressione. Higuain si è trasformato in Hulk col desiderio di colpire arbitri, avversari e perfino compagni di squadra e dirigenti. Ma chi non sarebbe diventato l’incredibile “uomo verde” dopo un campionato eccellente come il suo, durante il quale ha cullato a lungo il sogno scudetto? Il Napoli, a causa di un servizio giornalistico di Bargiggia sul suo campione, aveva dichiarato perfino di voler interrompere le relazioni con la redazione sportiva Mediaset con cui ha comunque contratti a molti zeri.
Non è una novità l'harakiri delle milanesi del nostro calcio ormai ripetutamente fuori dalla coppa dalle grandi orecchie. Nutriva qualche speranza ancora l'Inter in ripresa dopo un bel pari contro la Roma prima della pausa. Ma ecco ancora la pazza Inter. In vantaggio di un gol, si mette a “giochicchiare” con i vari Dr Jeckyll e Mr Hyde di giornata (Miranda su tutti) rimettendo in carreggiata il Toro che con grinta e il sadismo di Maxi Lopez (vendetta su Icardi e Wanda Nara) vince e conquista la salvezza. L'Inter paga ancora la sua pazzia e riesce nell'impresa di finire in 9 (dubbi sul rigore per il Toro e conseguente espulsione di Nagatomo).
Il Milan fa perfino peggio a Bergamo e intanto i suoi ex giocatori fanno i fenomeni in altre squadre (El Sharawi e Suso a Roma e Genova). Mihajlovic spedisce tutti in ritiro.
A Roma Spalletti vince il derby e licenzia Pioli esonerato da Lotito e lascia ancora in panchina la leggenda Totti probabilmente al suo ultimo derby. È proprio vero che chi vince (il tecnico) può permettersi tutto.
Due ultime note dai motori italiani. La Ferrari di Vettel rompe il motore nel giro di ricognizione. Viene nostalgia per i vecchi tempi quando potevi prendere il muletto e ripartire. Raikkonen porta comunque la Ferrari sul podio.
Suicidio Ducati quasi da ridere ma alla fine se la ride solo Valentino Rossi che arriva secondo dietro il dominatore di giornata Marquez, mentre Iannone fa fuori Dovizioso. Il mondiale però è ancora lungo grazie anche all'abbandono del campione del mondo Jorge Lorenzo. Staremo a vedere.