La storia del basket in tour. Finalmente gli amanti della pallacanestro non saranno più costretti ad andare a Springfield, Massachusetts, per rivivere la storia della pallacanestro perché anche l’Italia ha il suo “Museo Nazionale del Basket”. Il progetto ha avuto inizio alcuni anni fa, per opera di un grandissimo appassionato di pallacanestro Antonello Cobianchi che lentamente, ma con obiettivi ben precisi, insieme ad altri amanti di questo sport, ha raccolto materiale che espone periodicamente in diverse città italiane in occasione di manifestazioni sportive.
Come si legge sulla pagina Facebook dell’iniziativa, il museo è sempre aperto e sempre in viaggio, perché «Un museo è la storia e la cultura di una disciplina. Un piccolo gesto per non dimenticare una grande "Avventura"». Non c’è dunque una vera sede fisica, perché il museo si muove nei vari Palazzetti d’Italia pronti a ospitarlo.
Grande è la raccolta dei ricordi in esposizione: le maglie, le tute, i palloni, i trofei, i libri, i pins, le foto,i gagliardetti, i poster, le riviste e tanti altri cimeli storici sono legati a sorrisi, lacrime e emozioni di ogni genere. Ricordi che permetteranno ai tanti appassionati lunghi viaggi a ritroso sui tanti parquet italiani e internazionali. Si tratta di vere e proprie chicche, le maglie ad esempio sono tutte indossate dai giocatori in partita raccolte con attenzione e conservate con cura.
Il Museo, infatti, espone più di 300 maglie storiche - dagli anni '50 in poi - toccando l'apice con le canotte delle mitiche sfide tra Simmenthal Milano e Ignis Varese. Il progetto rappresenta anche l’occasione per i più giovani di conoscere le storie, e tanto altro, dei campioni di cui probabilmente hanno sentito parlare più e più volte dai propri genitori. Di capire come la passione per questo sport non sia mai svanita, ma anzi sia cresciuta nel corso degli anni e delle stagioni sportive, ma soprattutto di scoprire che l'amore per la maglia è un sentimento che domina su tutto.