WhatsApp: ecco cosa significa quel messaggio sotto le chat
«I messaggi che invii in questa chat e le chiamate sono ora protetti con la crittografia end-to-end. Il che significa che WhatsApp e terze parti non posso leggerli o ascoltarli». È questo il messaggio che ieri 5 aprile gli utenti della nota app di messaggistica di Facebook si sono trovati in ogni chat.
Ma cosa vuol dire?
Vuol dire che WhatsApp aumenta il suo grado di sicurezza, migliorando la criptazione delle sue chat, in modo che solo chi invia e chi riceve il messaggio sua in grado di leggerlo, appunto tecnologia end-to-end. È stata la stessa WhatsApp a spiegarlo con un post: «L’idea è semplice – si legge - quando mandi un messaggio, l’unica persona che può leggerlo è quella (singola o di gruppo) a cui lo hai indirizzato. Nessun altro può intercettarlo, né cybercriminali né hacker o regimi autoritari, nemmeno noi. La crittografia end-to-end ci aiuta a rendere le comunicazioni su WhatsApp private, come se si svolgessero faccia a faccia».
La novità è stata introdotta con l'ultimo aggiornamento dell'app, disponibile solo da qualche giorno. Grazie alla crittografia "end-to-end" adesso qualunque chiamata, messaggio o file inviato tramite l'app sarà visibile solo all'effettivo destinatario o destinatari. Perché ciò accada, però, è necessario che entrambi gli utenti di una conversazione o tutti gli utenti di una chat di gruppo abbiano effettuato l'aggiornamento più recente. Cliccando sul messaggio sulla sicurezza si può accedere a una nuova finestra di dialogo in cui viene ribadito il nuovo livello di crittografia e vengono offerte tre opzioni: "Conferma", "Ok", "Per saperne di più". Cliccando su "Conferma", si viene reindirizzati ad una schermata che mostra un QR Code e un numero di 60 cifre, entrambi codici univoci visibili solo agli utenti di quella specifica conversazione. Lo stesso risultato è visibile nella sezione “info contatto” o “info gruppo”.
Si tratta di un processo iniziato da almeno un anno e che ha richiesto molto tempo per essere reso attivo su tutte le piattaforme. Il sistema è adesso disponibile per tutti i suoi utenti, oltre un miliardo. La novità di Facebook arriva in un periodo di forti tensioni e di dibattiti sul tema della criptazione e della sicurezza dei dati online. Negli ultimi mesi Apple ha combattuto con il dipartimento delle Giustizia, rifiutandosi di aiutare l'Fbi ad accedere ai file conservati nell'iPhone del killer di San Bernardino, California. Le autorità americane alla fine, dopo aver aperto un processo nei confronti di Apple che ora è stato dismesso, sono riuscite a decrittare le informazioni senza l'aiuto del colosso guidato da Tim Cook.